“Nella Mia Cucina” ovvero di quando ho cucinato con Cracco

Nella mia cucina, cecilia con cracco

Oggi niente. Se dico “Nella Mia Cucina” ovvero di quando ho cucinato con Cracco, capite che parliamo comunque di cucina. Programmi televisivi di cucina, per la precisione. Avrete forse notato che lo chef Carlo Cracco è approdato su Rai2 con un nuovo cooking show che lo ha visto in una veste molto più da cuoco di casa e meno da severo giudice di aspiranti “colleghi”.

Nella mia cucina è un programma in cui lo chef Cracco istruisce un malcapitato cuoco amatoriale sui passi da seguire per realizzare la ricetta del giorno, dandogli le spalle. Il “concorrente” infatti non può vedere quello che fa lo chef ma deve eseguire le stesse operazioni in contemporanea, solo seguendo le sue parole. E alla fine si alzano le cloche e si confrontano i piatti!

E io perché ve ne parlo? Ma perché sono stata uno dei malcapitati cuochi amatoriali che si sono cimentati in questo esperimento. La puntata che mi ha visto all’opera è andata in onda sabato 5 ottobre alle 17.15 su Rai2, come detto. L’avete vista, come vi è sembrata? Potreste recuperarla su Raiplay se solo l’avessero caricata. Ci sono tutte tranne la mia, forse sarà stata un tale flop che hanno preferito toglierla dalla piattaforma? mah…

Comunque, che l’abbiate vista o che ve la siate persa, qui vi racconto un po’ com’è andata. Indipendentemente dal risultato è stata una bella esperienza e se vorrete continuare a leggere, vi racconterò un po’ di dietro le quinte e di come ho vissuto questa avventura.

Sveglia all’alba per essere a Milano alle 8.00 accompagnata da mio marito e dalla mia amica Cristina che avevano il compito di fare il tifo per me e commentare l’impresa davanti ad un monitor, insieme a Camilla, in arte Camihawke, brillante conduttrice del programma.

La registrazione è iniziata alle 10 perché prima c’è tutta una preparazione. No, non ho fatto le prove della ricetta, fino a prima di entrare in scena non ho avuto la più pallida idea di quello che mi aspettava.

Ci sono incombenze tecniche come essere microfonati, prove audio e registrazioni video che durante il montaggio vanno a completare la fase viva della preparazione piatto. Intervista agli accompagnatori e riprese dei protagonisti, tutti quelli che avrebbero registrato in quella sessione, in modo che una volta che arriva lo chef si possa passare direttamente alla cucina.

Nella mia cucina con carlo cracco l'astice

E veniamo allora allo chef e alla cucina. Non ho incontrato Cracco che sul set, nessuna presentazione prima, e la battuta che ha fatto sul colore dei mie capelli già mi aveva spiazzata, per fortuna è stata tagliata!

Ci si avvia direttamente ai banconi su cui sono allineati gli ingredienti che dovrò usare. L’astice! No, dico, ma ci rendiamo conto? Mentre aspettavo il mio turno, gli operatori avevano già filmato gli ingredienti e avevo visto passare sul monitor questo mostro con le chele ma ho sperato fino all’ultimo che fossero immagini di repertorio. Repertorio de che? Era l’ingrediente principale del piatto che avrei dovuto cucinare, senza avere la minima di idea dell’obiettivo da raggiungere.

Confortata dalla vista delle melanzane, che conosco e che amo, sono poi ripiombata nel panico dopo aver scambiato una ciotolina di fiori di sambuco essiccati per pangrattato. Vabbè! Poi ho avuto costantemente l’istinto di girarmi ma era proibitissimo e mi sono fatta bacchettare più di una volta.

Alla fine dell’opera, dopo che Cracco mi ha gentilmente offerto la sua coda di astice visto che la mia era stata martoriata, e dopo aver pure scambiato la mia salsa che continuava a rimanere verde mentre avrebbe dovuto virare sul rosso, l’impiattamento non è neanche venuto malissimo. Sul sapore niente da dire! La presentazione dello chef è risultata più elegante e curata della mia ma al palato erano entrambe squisite. Avrei spazzolato tutti e due i piatti ma ho dovuto mantenere un certo decoro, in fin dei conti eravamo in tv!

“Nella Mia Cucina” ovvero di quando ho cucinato con Cracco

L’esperienza è di quelle da raccontare per un bel po’; è stato bello vedere quanto lavoro c’è dietro un programma di soli 25 minuti, quante persone, quanta professionalità e quanta dedizione. Devo ringraziare Daniele di Zerostories che è stato un sostegno fin dal momento del provino, tutte le persone che mi hanno messo a mio agio negli studi di registrazione, Carlo Cracco per avermi fatto cimentare con un elemento che da sola non avrei mai avvicinato e per la gentilezza e Camilla che ha supportato e sopportato i miei accompagnatori e ha stemperato la mia tensione.

E per chiudere, vi lascio il video del promo che Scavolini, sponsor del programma, ha diffuso sui suoi canali ufficiali. Se lo guardo, io mi vergogno ancora, ma voi magari potreste trovarlo divertente 😉

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